"Di Matteo e Lodato titolati per raccontare evoluzione delle mafie nel Sistema criminale"
Anche Antonio Ingroia, ex pm ed oggi avvocato, è intervenuto sulla vicenda che ha visto protagonista il docente palermitano Costantino Visconti che, attraverso le pagine de Il Foglio, ha parlato di un'antimafia “nichilista” che “non dà mai soddisfazione a chi lavora sul campo" e che punta "inesorabilmente a celebrare l’invincibilità della mafia e dei suoi registi occulti” per poi invitare scuole e università a non invitare figure come Saverio Lodato e Nino Di Matteo, a suo modo di vedere colpevoli di infondere nelle nuove generazioni l'idea che lo Stato è marcio. "E' un chiaro intervento dal contenuto censorio - ha detto Ingroia - E' inaccettabile questa sorta di censura e di fatwa che da un professore dell'Università, si dice ad altre istituzioni educative, che invitano persone come Nino Di Matteo, che ha fatto la storia giudiziaria degli ultimi anni, e Saverio Lodato, che indiscutibilmente è uno dei giornalisti che meglio e più approfonditamente da sempre ha raccontato la mafia, non solo quella folkloristica, ma quella vera degli ibridi connubi di cui parlava Falcone". E poi ancora. "Gli studenti dimostrano che certe volte sono proprio gli studenti che hanno più da insegnare che non i professori. Le recenti indagini confermano che la mafia non è solo coppola e lupara, ma soprattutto un sistema di potere criminale".
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