L'organizzazione artistica e politico-sociale celebra l’anniversario con un ringraziamento sui social
“Sono passati dieci anni da quando Sonia Bongiovanni ha fondato Our Voice assieme ad un gruppo di amici. Nato come un gioco, attraverso uno spettacolo amatoriale “L’arte uccide la mafia”, nel tempo siamo diventati una vera e propria Organizzazione di volontariato, che oggi è presente in Italia, Argentina, Uruguay e Paraguay”.
Così Our Voice sui propri canali social per celebrare il loro decimo anniversario. “Un primo segmento”, scrivono, di una storia che si potrebbe riassumere con le parole “Arte e Attivismo”.
Da sempre questo gruppo ha scelto l’arte come linguaggio espressivo. Abbiamo più volte raccontato delle loro performance teatrali, promosso i loro videoclip di denuncia sociale e dato spazio in questo giornale all’“artivismo” che portano in strada durante le manifestazioni. L’arte come strumento “in grado di cavalcare le epoche e quindi il tempo”, come si legge. Un mezzo con cui veicolare messaggi.
Our Voice, nel tempo ha abbracciato altri mezzi per portare avanti le loro battaglie. Il giornalismo indipendente, l’educazione, l’accompagnamento socio-sanitario e l’attivismo politico, per esempio, sono solo alcuni di questi.
“Strumenti con cui realizziamo le nostre attività volte a costruire dal basso delle alternative sociali, culturali e politiche e con cui denunciamo quella classe dirigente che agisce all’interno di un sistema criminale integrato - si legge nel comunicato -. Arte e attivismo in questi dieci anni sono state le nostre bisettrici, i nostri punti di riferimento.
In questi 10 anni abbiamo fatto rete con tantissime persone che condividono le idee e i principi dell’organizzazione”.
Quello intrapreso fin qui da Our Voice è stato un cammino ricco di gioie, divertimento, ma anche - come sottolineano - rischi, errori e tanto altro. “Lo abbiamo fatto insieme, perché pensiamo che il modo migliore per creare una società nuova, diversa ed inclusiva, sia fare gioco di squadra - scrivono sui social -. Abbiamo imparato ad accogliere non solo l’intersezionalità delle lotte, ma anche la diversità fra ognuno di noi e fare di essa un punto di forza”.
Sono tanti i giovani che hanno dato il proprio contributo nella storia di Our Voice. Ragazzi e ragazze che hanno potuto dare spazio alle loro passioni in funzione di lotte sociali. “Per questo il nostro ringraziamento va a tutti coloro che hanno contribuito a rendere Our Voice realtà - concludono -. A chi c’è statə, a chi c’è ora e a chi ci sarà in futuro, con amore, passione e felicità. Ad amici e compagni che hanno dedicato tempo, energie e forze a questo progetto: Our Voice che ad oggi è un’organizzazione, ma è anche una grande Storia ancora da scrivere”.
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