Quasi due secoli di carcere. E' la sentenza del processo di primo grado "Decimabis" che si è svolto a Bari e che contava 29 imputati, tra boss e affiliati alla Società, la Mafia di Foggia. Tra i reati contestati l'estorsione, la tentata estorsione a imprenditori e commercianti della città, il tentato omicidio, l'usura, la turbativa d'asta e l'associazione mafiosa, aggravante caduta per alcuni degli imputati. Il processo prende il nome dalla maxi operazione condotta nel 2020 e che coinvolse esponenti delle tre batterie della Mafia di Foggia: Trisciuoglio-Tolonese, Sinesi-Francavilla e Moretti-Pellegrino-Lanza. Tra gli imputati anche i boss Pasquale Moretti detto "Il porchetto", condannato a 16 anni di reclusione e Federico Trisciuoglio, alias "Enrichetto lo Zoppo", deceduto di recente dopo una lunga malattia. Il processo si è svolto con il rito abbreviato e dunque le condanne tengono conto della riduzione di un terzo della pena prevista. Altri 13 imputati sono a processo al Tribunale di Foggia dove si sta svolgendo il rito ordinario.
Foto © Imagoeconomica

Mafia: processo ai clan foggiani, quasi due secoli di carcere
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