Don Ciotti: "Mafie 'normalizzate', serve risposta massiccia"
Quindicimila giovani che arriveranno a Napoli con treni, auto e 300 autobus. L'esercito di Libera per dire 'no' alla mafia si è dato appuntamento lunedì prossimo per la XXVII Giornata della memoria contro le vittime delle mafie. Libera e Avviso pubblico, in collaborazione con la Rai e con il patrocinio del Comune di Napoli, della Regione Campania e della Fondazione Polis, partiranno in corteo alle 9 da piazza Garibaldi e, attraversando la città, si fermeranno a piazza Plebiscito, davanti la prefettura. Qui saranno letti i nomi di tutte le vittime innocenti di mafia. "Dobbiamo ricordare queste vittime innocenti - ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera - ma deve essere una memoria viva, che deve tradursi in più responsabilità e impegno non un giorno all'anno ma tutti i giorni attraverso cambiamenti profondi nella società".
Non bastano le leggi, "che sono le migliori del mondo", per vincere contro la mafia. "Non basta che siano scritte sulla carta, devono diventare carne, vita e concretezza e poi serve una risposta massiccia che è fondamentale", superare la "normalizzazione e capire che la mafia non è un problema come gli altri". "Oggi le mafie sono tornate più forti di prima, si sono globalizzate, usano altri tipi di sistemi - ha aggiunto - ma purtroppo se ne parla di meno. Chiediamo alla politica che faccia la propria parte, ma noi come cittadini siamo chiamati a fare la nostra". La 'normalizzazione' di cui parla il prete anticlan è legata al fatto che la mafia è diventata "invisibile" e "la gente ne ha meno consapevolezza perché oggi non ci sono le grandi stragi, anche se in alcuni territori si continua a sparare e a minacciare, quelle stragi che hanno creato emotività e grandi interventi". La manifestazione sarà preceduta, domenica 20 marzo, dall'arrivo dei familiari delle vittime da Calabria, Sicilia, Puglia, Campania e dal Nord Italia; tutti si ritroveranno al monastero di Santa Chiara, in piazza Del Gesù, per l'assemblea nazionale cui seguirà alle 18 la veglia ecumenica nella Basilica accanto.
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