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All'indomani di un tweet in cui ha definito il leader della Lega Matteo Salvini "ministro della malavita", attaccandolo sul caso di Carola Rackete, è bufera su Roberto Saviano.
A innescare l’ennesimo scontro tra Saviano e il ministro delle infrastrutture è uno “scambio” social con al centro Carola Rackete. “Dallo speronare motovedette italiane della Guardia di Finanza alla candidatura con la sinistra è un attimo. Auguri, viva la democrazia!”, ha scritto in un post Salvini per commentare la notizia della discesa in politica di Rackete. Ma Saviano ha risposto: “Che faccia tosta! Ma quando passerà al Ministro della Mala Vita il vizio di mentire? In ogni sede, anche in sede giudiziaria, è stato chiarito che Carola Rackete non ha mai compiuto nessun atto ostile e che anzi ha agito nel rispetto della vita umana. Il Ministro della Mala Vita, invece, accusato di diffamazione aggravata nei confronti di Carola Rackete, è stato protetto dai suoi sodali in Parlamento. Le bande parlamentari che lo difendono sono la forza delle sue menzogne. Io stesso ormai attendo invano che si degni di venire a testimoniare in un processo che lui stesso ha iniziato e che mi vede imputato da anni, ostaggio della sua querela, mentre lui accampa scuse pur di non venire in tribunale a dare conto delle sue continue e ripetute falsificazioni della realtà. Salvini mente come respira… lo testimoniano, se ce ne fosse bisogno, le affermazioni contenute in questo tweet”.
Il giornalista è così finito al centro delle critiche soprattutto dei parlamentari di Fratelli d'Italia e Forza Italia membri della Vigilanza Rai, che chiedono che venga cancellato dalla tv di Stato il suo programma 'Insider'. Ed è quasi automatico, dal punto di vista della maggioranza, il paragone con la vicenda di Filippo Facci, escluso dalla Rai per una frase in un suo articolo sulla vicenda che coinvolge il figlio del presidente del Senato, Ignazio La Russa. Ora FdI afferma che anche il 'caso Saviano' sarà portato in Vigilanza, mentre Salvini annuncia querela: "Per il signor Saviano io sarei il 'Ministro della Mala Vita'... Altro insulto e altro odio? Altra querela", scrive su Twitter, rispondendo dunque attraverso lo stesso canale social utilizzato dal giornalista. Negli stessi minuti Saviano rincara la dose, parlando, ancora su Twitter, del caso di Gabriele Bottone, che "risponde a Matteo Salvini che, nei giorni scorsi, aveva strumentalizzato la vicenda di Feliciana Chimenti, moglie di Gabriele, che ha lasciato marito e figli a causa di un tumore. Salvini ha diffuso sui social notizie false per ottenere qualche like. Lo sciacallaggio sui social è un fenomeno radicato con cui fare i conti, genera o acuisce sofferenze. Quando lo sciacallo è un ministro, tutto diventa ancora più intollerabile". Mentre la sfida a colpi di tweet sembra destinata a proseguire, i membri di Forza Italia della Commissione di Vigilanza Rai Maurizio Gasparri, Roberto Rosso, Rita dalla Chiesa e Andrea Orsini hanno presentato una interrogazione chiedendo "come i vertici della Rai valutino le offese di Saviano ad esponenti politici e se Saviano goda di una sorta di impunità, a differenza di altre persone, che gli consente di offendere le persone e di poter svolgere una funzione importante di conduzione di programmi del servizio pubblico".

Foto © Imagoeconomica

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