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La procuratrice per i minorenni di Palermo Claudia Caramanna ha chiesto al Tribunale del capoluogo siciliano la la decadenza della responsabilità genitoriale per Martina Gentile e per il marito. La donna è stata arrestata martedì dai carabinieri del Ros e la procura diretta da Maurizio de Lucia ha contestato il reato di favoreggiamento nei confronti di Matteo Messina Denaro.
La notizia è stata riportata da 'la Repubblica'.
Per gli inquirenti la donna è una "pesante ipoteca sul futuro" della figlia: le indagini hanno ricostruito che Martina portava con sé la figlia nel passeggino quando doveva consegnare pizzini riservati. Lo scambio, spesso, avveniva nello studio dell’architetto ed ex assessore all’Urbanistica del Comune di Campobello di Mazara in cui le due donne lavoravano. La presenza della figlia piccola è stata “strumentalizzata per non destare sospetti”, ha scritto il gip che ha deciso gli arresti domiciliari per la donna, e “rendere meno rischiosi i contatti con il latitante – scrive il gip – La presenza della minore era considerata utile pretesto per porre in essere condotte normalmente ritenute rischiose”.
Per gli inquirenti la donna “è stata uno degli ingranaggi indispensabili del sistema di comunicazione ingegnato dal latitante", “grazie al quale questi ha anche potuto mantenere la indispensabile sponda di Laura Bonafede nella condivisione e gestione delle strategie mafiose sul territorio di Campobello di Mazara”.
Da mesi ormai la procura per i minorenni diretta da Claudia Caramanna è impegnata in un ampio percorso di tutela dei figli di mafiosi e trafficanti.
"Il nostro intervento non ha alcun carattere punitivo nei confronti delle famiglie — ha spiegato la procuratrice Caramanna nel corso di un convegno — non stigmatizziamo i genitori in quanto spacciatori o criminali: piuttosto, mettiamo in evidenza comportamenti concreti che possono compromettere, anche contrastare, la possibilità di un equilibrato sviluppo della personalità dei minori ed esporli a un concreto rischio di devianza". L’obiettivo dei magistrati è ben definito: "Offrire ai minori una seria alternativa educativa e culturale".

Fonte: la Repubblica

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