Imprenditore aveva denunciato dopo 17 anni di intimidazioni
di AMDuemila
Il gup di Palermo Wilma Mazzara ha inflitto 16 anni di reclusione ai boss di altofonte Salvatore Raccuglia, 8 anni di carcere dovrà scontare Salvatore La Barbera, mentre sei anni e sei mesi sono stati inflitti a Giuseppe Serbino. Erano accusati di associazione mafiosa ed estorsione aggravata dai metodi mafiosi. I tre finirono in manette a maggio scorso nell'ambito di una inchiesta sulla cosca di San Giuseppe Jato e le indagini furono coordinate dal sostituto procuratore della dda di Palermo Amelia Luise. Un quarto indagato, Andrea Di Matteo, ha scelto il rito ordinario ed è stato già rinviato a giudizio. Per lui il processo comincerà il 9 aprile davanti ai giudici della terza sezione. Il procedimento ha avuto luogo grazie alla presa di posizione di un imprenditore che dopo 17 anni di minacce, intimidazioni e danneggiamenti, e stanco di subire le pressioni del racket, ha denunciato gli estorsori.
La vittima denunciò il racket e il ruolo del boss Raccuglia. Gli inquirenti "filmarono" le richieste di pizzo fatte, per conto del clan, da La Barbera che si presentava dall'imprenditore in prossimità delle festività di Pasqua e Natale a riscuotere. Nelle riprese video finirono anche le consegne di denaro: 500 euro in pezzi da 20 e 50. L'inchiesta ha accertato pure il ruolo di Serbino, anche lui inviato dal clan a raccogliere il denaro.
Mafia ad Altofonte, condannati tre boss
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