"Se ci fossero fatti nuovi segnalati dalla Procura, la Commissione che presiedo immediatamente assumerebbe le determinazioni necessarie". Così si è espresso l'on. Filippo Bubbico (in foto), Viceministro dell'Interno e presidente della Commissione Centrale per la definizione e applicazione delle speciali misure di protezione, intervenendo questa mattina al GR 3 di Radio Rai. E alla domanda della giornalista Carla Manzocchi: "Quindi potreste riaprire il caso su istanza della procura di Palermo?", Bubbico ha risposto: "Certamente. È già accaduto tante volte".
Il Comitato dei Cittadini per Angelo Niceta prende atto dell'importante affermazione di Bubbico e, tenendo conto del fatto che ieri la Procura di Palermo nelle figure del Procuratore Lo Voi e del pg Roberto Scarpinato ha comunicato ufficialmente il deposito di una nuova richiesta basata su nuove valutazioni per l'ammissione al programma speciali misure di protezione in qualità di Testimone di Giustizia per Angelo Niceta, lancia un appello allo stesso Bubbico, ai membri della Commissione Centrale e al Prefetto di Palermo Antonella De Miro, affinché si intervenga in tempi rapidissimi, immediati e tempestivi per impedire che lo sciopero della fame di Angelo, giunto al trentacinquesimo giorno di astinenza, e che egli intende condurre allo stremo delle forze, possa causare danni irreparabili alla sua salute, o peggio.
Angelo non può più attendere ulteriormente. La Prefettura metta in atto già oggi le misure di protezione nelle more che gli organi centrali attivino quanto sarebbe giusto. Il Prefetto non ne ha solo la facoltà ma l'obbligo.
Chiediamo fermamente che il testimone di giustizia Angelo Niceta e la sua famiglia siano aiutati dallo Stato con atti concreti e urgenti.
5 luglio 2017
Il Comitato dei Cittadini per Angelo Niceta
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