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La polizia della Sierra Leone ha circondato la sede del principale partito di opposizione, il Congresso di tutto il popolo (Apc), durante le operazioni di spoglio dei voti per le elezioni generali che si sono tenute sabato nel Paese. Lo ha riferito il leader del partito, Samura Kamara, che ha denunciato spari contro l'edificio mentre teneva una conferenza stampa, da lui descritto come "un tentativo di omicidio". Durante l'incontro con i giornalisti, ha detto Kamara, gli agenti hanno sparato gas lacrimogeni e camion carichi di truppe militari sono stati posizionati nei dintorni. Durante il voto di sabato sono state registrate sporadiche violenze. 
I cittadini della Sierra Leone sono stati chiamati alle urne per le elezioni legislative, municipali e presidenziali. Il presidente uscente Julius Maada Bio, del Partito popolare della Sierra Leone (Slpp), si è presentato per un secondo mandato. La campagna elettorale, che si è conclusa giovedì 22 giugno, è stata caratterizzata da forti tensioni nella capitale Freetown, dove gli attivisti del partito di opposizione Apc hanno manifestato davanti al loro quartier generale denunciano l'opacità del processo elettorale e chiedendo le dimissioni del presidente della Commissione elettorale, Mohamed Konneh, considerato troppo vicino al potere. 
La manifestazione è stata violentemente repressa, secondo quanto denunciato il portavoce dell'Apc, Sidi Yayah Tunis, che ha puntato il dito in particolare contro "membri della guardia presidenziale" e ha denunciato la morte di due dimostranti, mentre un totale 66 persone sono state arrestate.
Circa 3,4 milioni di persone si sono registrate per votare alle elezioni generali, le quinte dalla fine della sanguinosa guerra civile che si è ufficialmente conclusa nel 2002 con un bilancio di oltre 50 mila morti. Sono in tutto 13 i candidati alla presidenza del Paese dell'Africa occidentale, ma secondo gli analisti sarà una corsa a due tra il presidente in carica Bio - eletto per la prima volta nel 2018 - e il suo principale sfidante, Kamara. 
Diversi organismi internazionali hanno inviato i propri rappresentanti a Freetown per osservare il processo elettorale, tra cui la Comunita' economica degli Stati dell'Africa occidentale (Cedeao), l'Unione africana e il Commonwealth. La campagna è stata dominata dall'aumento del prezzo dei generi alimentari, con un tasso d'inflazione che ha ormai raggiunto il 43 per cento, e dalla massiccia disoccupazione che affligge il Paese. Per essere dichiarato vincitore, un candidato presidenziale dovrà ottenere il 55 per cento dei voti totali al primo turno di votazioni. 
Se ciò non avverrà, si terrà un ballottaggio tra i due candidati con i voti più alti, come avvenne nelle elezioni del 2018, quando l'attuale presidente Bio la spunto' di un soffio sempre sul suo sfidante Kamara.

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