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Il Gup del Tribunale di Catanzaro, nell'ambito del processo sulle presunte false perizie redatte per far uscire di prigione Andrea Mantella, l’ex boss di 'Ndrangheta, oggi collaboratore di giustizia, ha condannato l'allora compagna dello stesso Mantella, Santina La Grotteria, ed assolto medici e consulenti. Nello specifico, il Gup ha inflitto 3 anni di reclusione all'ex compagna del pentito Mantella, accusata di favoreggiamento con aggravante mafiosa e false dichiarazioni al difensore (per la Dda è colpevole di aver consegnato denaro ai medici per avere in cambio perizie di comodo a favore di Mantella), mentre ha assolto con formula piena Mauro Notarangelo, medico psichiatra e consulente di parte accusato di corruzione (prescritto, dopo l'esclusione dell'aggravante mafiosa, il reato di false attestazioni all'autorità giudiziaria); Massimo Rizzo, sempre con formula piena, medico e consulente tecnico della difesa accusato di corruzione (anche per lui, dopo l'esclusione dell'aggravante mafiosa, è andato prescritto il reato di false attestazioni all'autorità giudiziaria); e Antonella Scalise, consulente tecnico della difesa.
I pm avevano chiesto la condanna per i primi due imputati e l'assoluzione per il terzo. Per altri 9 imputati è in corso il processo con rito ordinario. L'inchiesta della Dda di Catanzaro a carico di medici legali, periti di parte nonché avvocati, ipotizza l'esistenza di false certificazioni mediche e false perizie psichiatriche allo scopo di fare uscire dal carcere Mantella l'ex boss che con le sue dichiarazioni ha contribuito all'apertura delle inchieste Rinascita-Scott e Genesi. I reati contestati, con l'aggravante mafiosa, vanno dalle false dichiarazioni alle attestazioni in atti destinati all'autorità giudiziaria, falsa perizia, falsa attestazione o dichiarazione ad un pubblico ufficiale sulle identità e qualità personali proprie o di altri, favoreggiamento personale in concorso, corruzione.

Foto © Imagoeconomica

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