La denuncia di Amnesty: “Questo ci dimostra quello che accade in Egitto quando scende in piazza la società civile”
Due egiziani con cittadinanza italiana, Lina Aly e Mohammed Farag, sono state arrestati al Cairo mentre manifestavano contro il massacro in corso a Gaza. Lo scrive il portavoce di Amnesty International Italia in un post su X: "Numerose persone arrestate oggi dalle forze di sicurezza egiziane mentre al Cairo di fronte alla sede di @unwomenarabic manifestavano solidarietà alle donne di Gaza e del Sudan. Tra le persone arrestate due, Lina Aly e Mohammed Farag, hanno doppia cittadinanza, anche italiana".
Oltre ai due italo-egiziani sono state fermate, riferiscono attivisti sui social, una decina di attiviste per i diritti umani note in Egitto e all'estero: Lubna Darwish, Mahienour Al-Masry Rasha Azab, Ragia Omran, Farida Al-Hafni, Asmaa Naim, Mai Al-Mahdi, Iman Aouf, Yousra Al-Kalisli, Hadeer Al-Mahdawi, Arwa Marei, Israa Youssef, Youssef Shaaban, quasi tutte donne. Tra loro, diverse giornaliste, avvocati e leader di ong e società civile. La protesta era stata organizzata in solidarietà alle donne di Gaza e del Sudan, spesso le più penalizzate nelle aree di conflitto, e si stava svolgendo in forma pacifica. "La nostra collega Lubna Darwish, direttrice del programma per i diritti delle donne presso l'Iniziativa egiziana per i diritti umani (Eipr) - ha scritto su X il direttore dell'organizzazione Hossam Baghat - è tra le persone detenute oggi dal presidio femminista di fronte a UN Women in solidarietà con la Palestina e il Sudan. I contatti con Lubna sono stati interrotti e il suo ultimo messaggio era che i detenuti erano a bordo di un microbus della sicurezza". Mada Masr, giornale di opposizione bandito in Egitto, ha poi precisato in un altro post che la polizia ha negato di conoscere l'ubicazione degli arrestati mentre il presidente dell'Ordine degli avvocati di Maadi, il quartiere in cui sono avvenuti protesta a arresti, ha riferito della presenza degli arrestati, senza fornire dettagli sul numero o i nomi degli arrestati. "È una retata fra le donne che difendono i diritti umani più note in Egitto e questo ci dimostra quello che accade quando scende in piazza la società civile, anche in difesa di cause che ufficialmente il governo egiziano dice di apprezzare", ha commentato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International.