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Salvatore Assinnata è il responsabile della frangia “Santapaola-Ercolano” di Paternò. È ciò che affermano gli inquirenti nelle oltre 500 pagine di ordinanza documentate in calce dal Gip, Carlo Cannella, sulla scorta dell’Operazione “Leonidi” che, nelle scorse settimane, ha portato al fermo di nove soggetti sventando una guerra di mafia a Catania.

Oltre ad aver fatto emergere una vera e propria "corsa alle armi”, con momenti "di gravi fibrillazioni" come sottolineò la Procura, gli inquirenti hanno anche constatato una serie di incontri nevralgici. Il 31 ottobre del 2022, per esempio, al Corso Italia di Paternò sembrerebbe che grazie a Salvatore Assinnata sia avvenuta la cessione di una partita di droga. Da quanto si evince si tratterebbe di un chilo di cocaina. E, poco meno di un mese dopo (il 29 novembre del 2022), all’interno di una insospettabile Ford Focus, come ha precisato LiveSicilia, viene intercettata la voce di Davide Enrico Finocchiaro che raccontava di essere andato a Paternò e di aver incontrato Salvatore Assinnata. Lo stesso Finocchiaro si vantava di aver la massima stima da parte di Assinnata. A bordo dell’auto si registrano le voci di Giuseppe Cultraro e Manuela Natalina Crisafulli.

Tuttavia, parte di quella partita di droga che Assinnata avrebbe consegnato il 31 ottobre del 2022 a Finocchiaro e Caruso, era stata ceduta a sua volta da quest’ultimo ad un soggetto che non riusciva più a rintracciare. Da qui la difficoltà, per Caruso, di recuperare la somma di denaro necessaria per saldare il debito con Assinnata il quale evidentemente li aveva favoriti cedendo loro la cocaina con l’impegno che gli venisse pagata via via che guadagnavano i soldi cedendola ai loro acquirenti.

Altro spaccato interessante è quello legato al rapporto con Assinnata jr verso il quale Sebastiano Ercolano (figlio dell’ergastolano Mario) spiega di essere in debito. Ercolano jr informava Finocchiaro di aver già acquisito il sostegno di Assinnata:

Ti posso dir che ‘noialtri’ abbiamo una mano al cento per cento da Turi Assinnata… L’altro ‘a muta a muta’ me lo ha detto..inc…prende e ci sono salito…inc…non prendiamo le difese…non gli dobbiamo dare più confidenza a nessuno…gli dobbiamo solamente “ficcare le scarpe nel culo. È l’unico che mi ha dato una mano, è l’unico con il quale ho un debito. Io ho un debito con lui che me lo ha combinato ‘cirilino’ (ovvero Giuseppe Caruso, ndr)…un guaio…e sono in debito con lui. È l’unico che mi la dato una mano, ci sono andato…che mi hanno mandato da Iui”.

Foto © Imagoeconomica

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