Domani 6 agosto, per il 35° anno dal giorno della loro morte, la Polizia di Stato terrà vivo il ricordo di Antonino Cassarà e Roberto Antiochia, due figure simbolo della lotta alla mafia degli anni ‘80, contrassegnata dal sangue di chi, coraggiosamente, opponeva la sua fiera resistenza alla sopraffazione di Cosa Nostra.
Antonino Cassarà, Vice Capo della Squadra Mobile di Palermo e l’agente Roberto Antiochia condivisero parte della loro vita professionale raggiungendo importanti successi nella lotta al crimine. Insieme trovarono anche la morte in viale Croce Rossa, quando furono abbattuti da una sventagliata di kalasnikov a pochi passi dall’abitazione del funzionario di Polizia ove Cassarà era atteso dalla moglie e dai figli.
In quegli anni difficili e scomodi per gli uomini dello Stato, Antonino Cassarà rappresentò un naturale ed abituale interlocutore per i magistrati impegnati sul fronte dell’antimafia. Egli fu l’interlocutore per eccellenza della Polizia di Stato, garantendo una sicura e proficua collaborazione agli investigatori del “pool”, come Giovanni Falcone, impegnati nella lotta a Cosa Nostra.
Domani mattina, alle ore 09:00, alla presenza di autorità Civili e Militari, sarà deposta una Corona di alloro presso la stele marmorea che, dal 2019, sorge in piazza Giovanni Paolo II ad imperitura memoria dei due poliziotti.
A seguire, una Santa Messa sarà celebrata presso la Chiesa del SS. Salvatore di Corso Vittorio Emanuele, dal Cappellano della Polizia di Stato, Padre Massimiliano Purpura.
La Polizia di Stato ricorda Ninni Cassarà e Roberto Antiochia nel giorno del 35° anniversario della loro morte
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