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anno giudiziario 2019 imagoeconomicaCaltanissetta. "In un territorio ad altissimo indice di densità mafiosa non è accettabile il rischio dell'isolamento dei magistrati perché ha un costo troppo alto". Lo afferma la presidente della Corte d'appello di Caltanissetta, Maria Grazia Vagliasindi, nel discorso d'inaugurazione dell'Anno giudiziario. "Occorre l'implementazione di risorse e strutture - aggiunge - in un Distretto, che per previsione processuale è contenitore dei più rilevanti processi di mafia dell'area palermitana e che è comunque gravato da un notevolissimo contenzioso sia civile che penale la Corte di Appello e i Tribunali del distretto non possono funzionare con un esiguo numero di magistrati. Basti pensare - ricorda Maria Grazia Vagliasindi - che in Corte di Appello sono appena dieci i consiglieri di cui cinque nell'area penale e tre nell'area civile, oltre due addetti esclusivamente al settore lavoro. E' stato anche soppresso uno dei due posti di magistrato distrettuale così depotenziando la possibilità di sopperire ai vuoti organico con la destinazione dei magistrati destinati a tale scopo.
Carenze - osserva il presidente della Corte d'appello di Caltanissetta - si registrano anche per il personale amministrativo".

Anno giudiziario: Caltanissetta, mafia si accredita in società
Da noi processi su stragi magistrati e latitante Messina Denaro
Caltanissetta. "Nel distretto pendono attualmente i più rilevanti processi a Cosa Nostra le stragi Falcone e Borsellino e in primo grado il processo nei confronti del latitante Matteo Messina Denaro, quale mandante delle stragi di Capaci e via D' Amelio e capo indiscusso delle famiglie mafiose del trapanese e a tutt'oggi latitante. Pendente anche in primo grado il processo per la strage di Pizzolungo nei confronti di Enzo Galatolo già condannato all' ergastolo per l'omicidio del generale Carlo Alberto dalla Chiesa". Lo ricorda la presidente della Corte d'appello di Caltanissetta, Maria Grazia Vagliasindi, all'inaugurazione dell'Anno giudiziario. "Cosa Nostra - aggiunge - continua ad imperversare nel territorio del distretto ed è l'organizzazione mafiosa di principale riferimento dedita al controllo dell'economia legale soprattutto nel settore degli appalti (anche con la subdola infiltrazione all'interno degli apparati amministrativi) del movimento terra, della raccolta e smaltimento dei rifiuti, dell'edilizia, dell'agricoltura e del mercato ittico, oltre che al controllo del settore del gioco e delle scommesse, del traffico illecito degli stupefacenti, del traffico illecito dei rifiuti, dell'illecito sfruttamento dei siti minerari, evidenziando, altresì, straordinarie capacità di espansione anche nei territori di altre Regioni (soprattutto in Liguria, Toscana, Piemonte e, come recentemente emerso, nel Lazio e in Lombardia) e all'estero (Germania, in particolare)". "Il mafioso - sottolinea la presidente Vagliasindi - non si accontenta dell' accaparramento dei profitti, mira ad accreditarsi socialmente a lucrare un patrimonio di relazioni sociali che gli assicura consenso, relazioni fruttuose con apparati della pubblica amministrazione, mira alla conquista dei mercato non solo nella zona di originaria affermazione del clan, ma anche all' estero".

ANSA 

Foto © Imagoeconomica

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