'In tanti sbarcano in clandestinità, un controllo ci vuole'
Roma. "Arrivano gommoni, zattere, barche, in tutta la Sicilia, persone che arrivano nella clandestinità e non verranno mai individuate. Che fine fanno queste persone non lo sappiamo, c'è il rischio che finiscano loro stesse vittime di reati gravissimi, come lo sfruttamento del lavoro e la prostituzione e potrebbero anche essere usate dalla mafia come manovalanza. Salvare persone è doveroso, umano e lecito, ma il controllo ci vuole se no il rischio è quello di dare un esercito nuovo nella disponibilità delle organizzazioni criminali". Lo ha detto il procuratore di Trapani, Ambrogio Cartosio, al Comitato Schengen.
ANSA