Lettera aperta al Ministro della Giustizia
Dott.ssa Paola Severino
Apprendiamo da notizie di stampa che la procura di Viterbo si appresta ad archiviare per la terza volta in otto anni il caso della strana morte del dott. Attilio Manca,trovato cadavere nel suo appartamento di Viterbo il 12 febbraio 2004, liquidandolo come suicidio per overdose. Un caso su cui aleggiano una serie di indizi , fatti ed atti che la stessa Procura non ha mai chiarito definitivamente e, in qualche caso, non ha mai nemmeno indagato. La lotta instancabile e sacrosanta dei familiari del Dott. Attilio Manca per avere verità e giustizia, sbatte inesorabilmente contro un muro fatto di silenzi e omissioni processuali che risulta assolutamente incomprensibile. Le numerose inchieste giornalistiche sul caso, dalla recente trasmissione “Avviso pubblico” di Michele Santoro, fino alle recentissime di Rai News 24 e della trasmissione “Chi l’ha visto”, della tv pubblica, crediamo che impongano una riflessione più accurata e incisiva da parte delle Istituzioni di questo paese. Nel rispetto del principio costituzionale di indipendenza della magistratura dagli altri poteri dello Stato, questa associazione chiede a Lei, gentile ministro, di voler promuovere una ispezione presso la Procura della Repubblica di Viterbo al fine di verificare che qualunque decisione venga posta in essere , sia la risultante di tutti i fatti, gli atti, gli indizi e le prove emerse in questi otto anni, senza esclusione alcuna. La speranza della famiglia Manca di ottenere verità e giustizia è la speranza di tutti i cittadini liberi di questo Paese. Verità e giustizia si chiede, non sentenze preconfezionate in un senso o in un altro. La Storia racconterà la sua verità ma senza una verità processuale serena e senza macchie è in gioco la credibilità democratica del Paese tutto.
Milazzo lì, 08/06/2012
Associazione Antimafie Rita Atria
Tratto da: ritaatria.it
NO alla chiusura del caso sulla morte del Dott. Attilio Manca
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