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22 marzo 2012
Palermo. «Occorrono nuovi strumenti per regolare l'immigrazione, le attuali norme in vigore sono una vergogna che violano i diritti umani. Se non si cambia, non ci sarà mai una migrazione sostenibile e l'Italia non sarà mai un Paese pronto, come il resto d'Europa, ad accogliere chi è in fuga». Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Palermo, Vittorio Teresi, a margine della Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo di tutte le vittime delle mafie, promossa da Libera e Avviso pubblico, appena conclusasi a Lampedusa. «Lampedusa non ha più le strutture di accoglienza che l'anno scorso erano operative - ha aggiunto il magistrato - Mi auguro che si possa riaprire quella parte del centro accoglienza che non è stata distrutta, ed è possibile farlo con pochissima spesa. L'isola ha una tradizione  secolare di accoglienza, ma quello che è successo qui l'anno scorso era prevedibile ed evitabile. In 4 mesi si sono riversati 51mila migranti, creando una pressione incredibile, è stata l'esplosione di una bomba annunciata. Le 6000 vittime scomparse nel Mediterraneo sono vittime delle mafie internazionali. La scommessa è quella di combattere con gli stessi strumenti investigativi utilizzati per contrastare le nostre mafie».

ANSA

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