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Le autorità della Corea del Nord intendono ricorrere ai Reparti d'assalto, una forza speciale del Paese, per rafforzare la sorveglianza lungo il confine del Paese con la Cina, e contrastare defezioni e attività di contrabbando. A riferirlo è il portale d'informazione nordcoreano "Daily NK", secondo cui la mobilitazione segue l'annuncio ufficiale della fine della pandemia di Covid-19 in Corea del Nord, proclamata dal leader Kim Jong-un durante un recente incontro dei vertici del Partito del lavoro. Secondo fonti militari citate dal portale d'informazione, le autorità militari nordcoreane intendono rafforzare la sorveglianza al confine, e hanno affidato alla 25ma brigata della Pattuglia di confine l'incarico di identificare le aree che necessitano di presidi più consistenti. La priorità di Pyongyang sarebbe di limitare le defezioni che potrebbero aumentare a seguito dell'allentamento delle misure di prevenzione pandemica, che per mesi hanno comportato la sostanziale chiusura del confine tra Corea del Nord e Cina. Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, ha proclamato il 10 agosto la "vittoria" del suo Paese nel contrasto alla pandemia di coronavirus, di cui le autorità nazionali hanno riconosciuto la diffusione locale soltanto lo scorso maggio. Kim ha ordinato un allentamento delle misure di "massima emergenza" proclamate tre mesi fa, secondo quanto riferito dai media di Stato di quel Paese.

In foto d'archivio: il leader nordcoreano Kim Jong Un osserva l'addestramento dei Corpi d'assalto nel 2013 (Rodong Sinmun)

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