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L’Europol ha comunicato gli esiti dell’operazione internazionale Dark HunTOR. Le forze di polizia di tutto il mondo hanno arrestato 150 presunti sospetti coinvolti nell'acquisto o nella vendita di beni illeciti, tra cui anche droga, sul dark web.

Inoltre durante l’operazione sono stati sequestrati oltre 26,7 milioni di euro (31 milioni di dollari) in contanti e valute virtuali, oltre a 234 kg di droga e 45 armi da fuoco. La droga sequestrata comprende 152 kg di anfetamine, 27 kg di oppiacei e oltre 25 mila pillole di ecstasy. I Paesi partecipanti sono stati: Australia, Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti, con sforzi di coordinamento guidati da Europol ed Eurojust.

L'operazione Dark HunTOR deriva dalla rimozione all'inizio di quest'anno di DarkMarket, l'allora mercato illegale più grande del mondo sul dark web. All'epoca, le autorità tedesche hanno arrestato il presunto operatore del mercato e sequestrato l'infrastruttura criminale, fornendo agli investigatori di tutto il mondo una serie di prove. Da allora, il Centro europeo per la criminalità informatica (EC3) di Europol ha strutturato diversi piani di intelligence per identificare gli obiettivi chiave.

Nell'ambito di questa operazione le autorità italiane hanno anche chiuso i mercati del dark web DeepSea e Berlusconi, che insieme vantavano oltre 100.000 annunci di prodotti illegali.  Commentando l'operazione Dark HunTOR, il vicedirettore esecutivo delle operazioni di Europol, Jean-Philippe Lecouffe, ha dichiarato: "Il punto di operazioni come quella di oggi è mettere in guardia i criminali che operano nel dark web: la comunità delle forze dell'ordine ha i mezzi e partnership globali per smascherarli e ritenerli responsabili delle loro attività illegali, anche nelle aree del dark web”.

Europol, nel suo comunicato ufficiale ha messo in guardia tutti coloro che cercano di comprare merci illegali nel Dark Web:

“Gli acquirenti potrebbero ottenere più di quello che hanno contrattato - si legge - Gli oppioidi legati al fentanil, ad esempio, hanno provocato una serie di overdose mortali. Inoltre, non vi è alcuna garanzia che si otterranno i prodotti o i servizi acquistati: i truffatori si nascondono dietro ogni angolo digitale, anche nel dark web. I dispositivi possono essere esposti a una serie di malware pronti a devastare i dati degli acquirenti. Il rischio di essere perseguito è reale: l'utilizzo del dark web per attività criminali è un reato punibile e può portare alla reclusione in diversi paesi”.

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