Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

“Ci sto, accetto! Da Campobello modello nazionale”

Le ragioni sono politiche ma anche personali. Ingroia è legato alla provincia di Trapani sin dalle origini della propria famiglia.

Campobello di Mazara (TP) - Nel corso di una conferenza stampa il dott. Antonio Ingroia, ex magistrato antimafia, ha accettato la candidatura a sindaco della città di Campobello di Mazara nel trapanese. Un applauso quasi liberatorio è arrivato da parte di chi ha partecipato di presenza. Dopo i giorni precedenti in cui la scelta è stata non scontata fino all’ultimo. L’invito alla candidatura era arrivato nelle settimane precedenti dal comitato di cittadini e movimenti “Cambiamo Campobello” formata da liberi cittadini tra i quali Tommaso Di Maria - Portavoce Consigliere Comunale MOVIMENTO 5 STELLE, Giuseppe Calcagno - Movimento CENTOPASSI, Giuseppe FAZZUNI - ex Sindaco di Campobello di Mazara, Michele Melchiorre AZIONE CIVILE - INGROIA, Antonino GULOTTA - Movimento LIBERI PER CAMBIARE.

“Cambiare Campobello può diventare un modello nazionale. Un modello virtuoso, e può essere il modello di una politica virtuosa, cioè il contrario di quello che è stato fino ad oggi. C’è chi ha già iniziato a fare campagna elettorale attraverso l’esercizio della amministrazione comunale”. Con queste Antonio Ingroia, ex magistrato antimafia ha accettato la candidatura a primo cittadino lanciando le prime stoccate all’attuale primo cittadino del comune nel trapanese.

“Non esiste sviluppo senza legalità e legalità senza sviluppo. Il principale nemico - continua Ingroia - non è la corruzione, ma la rassegnazione. La rassegnazione a che non possa cambiare nulla, la rassegnazione che la mafia è un elemento con cui scendere a patti, la rassegnazione insomma di essere sudditi e non cittadini”.

“Credo che si possa stringere un nuovo patto sociale - conclude Ingroia -, tra le realtà imprenditoriali più sane con i lavoratori. Creare un circolo virtuoso che può fare risorgere Campobello dalle sue ceneri diventando modello di riferimento anche nazionale”.

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos