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di AMDuemila
"Abbiamo bisogno di giustizia e di essere aiutati ma i nostri appelli al viceministro dell'Interno Vito Crimi ad oggi restano inascoltati". Sono queste le parole del testimone di giustizia, Luigi Coppola, presidente associazione antiracket Movimento per la lotta alla criminalità organizzata, all’Adnkronos. "Siamo veramente arrivati al punto di rischiare sia le sanzioni che l'arresto ma ci vediamo costretti anche a sfidare il Covid-19 e qualsiasi regola di contenimento - ha detto - Infatti siamo pronti a portarci sotto al Quirinale dal capo dello Stato a cui già abbiamo scritto poiché il governo attuale ci sta veramente massacrando con l'attuale Vito Crimi al capo della commissione centrale ex art dieci sui testimoni di giustizia. Al presidente Mattarella e al premier Conte chiediamo da subito di intervenire più che mai in questa fase epidemiologica che ci vede ulteriormente abbandonati e senza il minimo aiuto economico ne morale da parte dello Stato".
Coppola ha anche lamentato il fatto che i molti appelli fatti alle varie istituzioni non sono stati presi in considerazione. "Siamo veramente decisi a rischiare ed a portarci sotto il Quirinale se Mattarella è Conte non ci daranno un segnale di vero interesse nei nostri confronti e delle nostre famiglie - ha spiegato - Possono tranquillamente arrestarsi così ci rimpiazzeranno con i mafiosi che i giudici stanno scarcerando visto che per lo Stato chi denuncia le mafie ha più valore di chi è mafioso".
In conclusione, il testimone di giustizia campano ha detto che ad “oggi Vito Crimi non ha minimamente dato un piccolo segnale che ci faccia intravedere che lui ne capisca di antimafia e capisca cosa passa chi ha denunciato la criminalità organizzata ed è per questo che ci affidiamo al capo dello Stato e del Governo perché possano convincere Vito Crimi a farsi da parte poiché inadeguato al ruolo istituzionale che ricopre al Viminale".

Foto © Imagoeconomica

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