di Giuseppe Teri*
Claudio Fava si è occupato sempre di inchieste e denunzie da cui sono nate precise iniziative istituzionali. Il suo ruolo come Presidente della Commissione antimafia va nella direzione di mettere a nudo quel sistema di notabilato e oligarchie che garantisce l'influenza di Cosa nostra sulle istituzioni e sugli affari, in un mondo dove, ancora oggi, pochi sembrano cogliere il carattere soffocante di controllo che investe in modo capillare la quotidianità delle persone comuni e la vita delle amministrazioni pubbliche. La gestione della Commissione antimafia regionale crea la condizione per sinergie inedite tra uomini delle istituzioni ad ogni livello, informazione, cittadini e loro associazioni, tale da rendere evidente all'opinione pubblica il peso delle organizzazioni criminali e nello stesso tempo fa intravedere la bellezza di una futura, possibile "liberazione". Questa è una classica situazione, gravida di importanti prospettive, ma nello stesso tempo estremamente pericolosa e per questo è necessario mantenere alto il livello di attenzione pubblica. Caro Claudio con grande affetto non ti lasceremo solo, da Palermo a tutta l'Italia fino a Milano, Grazie per ciò che fai.
* Vicepresidente della Scuola di formazione A. Caponnetto
Minacce a Fava, la solidarieta' della Scuola di formazione ''Caponnetto''
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