La confisca ammonterebbe a circa 206mln dollari
L'Ufficio per la sicurezza economica dell'Ucraina ha annunciato di aver sequestrato beni per un valore di 7,6 miliardi di grivne, circa 206 milioni di dollari, all'uomo d'affari ucraino Dmytro Firtash, mentre altri tre dirigenti di società regionali del gas sono stati accusati di furto di gas dallo Stato. Secondo il rapporto, sono state mosse accuse contro il presidente del consiglio di amministrazione di AT Kryvorizhhaz per aver causato danni per 5,5 milioni di dollari, contro quello di AT Volynhaz per oltre 3,5 milioni di dollari e contro il ceo di AT Chernihivhaz per oltre 6 milioni di dollari. Il sistema sarebbe stato orchestrato da Firtash, oligarca che controlla la Regional Gas Company che gestisce le tre società citate. Per compensare i danni subiti lo Stato ha confiscato la proprietà dei tre sospetti per un valore di 6,7 milioni di dollari e il patrimonio di Firtash per un valore di 206 milioni di dollari. Finora, 15 persone sono state incriminate in relazione al caso e i responsabili di sei aziende regionali del gas sono già in stato di fermo. Sulla base dell'indagine dell'Ufficio per la sicurezza economica lo schema avrebbe causato la perdita di fondi statali per oltre 114 milioni di dollari nel 2021. Firtash, ex stretto collaboratore dell'ex presidente filorusso Viktor Yanukovych, ha accumulato gran parte della sua fortuna nell'import-export di gas russo negli anni Duemila. Nel 2014 è stato accusato di corruzione dagli Usa e finito agli arresti a Vienna, dove attualmente risiede e evitando l'estradizione.