Il 22 aprile scorso 130 persone hanno perso la vita a largo della Libia. Per accertare l'eventuale rilevanza penale delle condotte che hanno configurato il naufragio, i rappresentanti di alcune organizzazioni ed alcuni avvocati, il Comitato Nuovi Desaparecidos, la Fondazione Open Arms, l'Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione Asgi, Alarm Phone, Mediterranea Saving Humans, l'Arci, Progetto Diritti e, in proprio, il senatore Gregorio De Falco, gli avvocati Alessandra Ballerini, Emiliano Benzi, Michele Calantropo, Stefano Greco, Serena Romano, Arturo Salerni, hanno presentato un esposto alla Procura di Roma. "Questo naufragio, come la lunga serie di eventi simili che lo precedono, non è il frutto del caso, non è politicamente neutro - spiega una nota -. E' il puntuale prodotto delle azioni e delle politiche delle istituzioni italiane ed europee. Abbiamo la responsabilità storica di continuare a ripeterlo in ogni sede utile: è indispensabile ribaltare la logica che governa il Mediterraneo centrale e predisporre, in maniera rapida ed efficace, operazioni strutturali e pubbliche di soccorso in mare".
Foto © Imagoeconomica
Naufragio migranti al largo Libia, esposto Ong a pm Roma
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