Difesa ex pm: "Rispettiamo lavoro Procura ma da tempo sosteniamo indeterminatezza accusa"
Precisare il capo di imputazione in riferimento al periodo precedente alla consiliatura di Luca Palamara al Csm. E' quanto ha chiesto il gup di Perugia Piercarlo Frabotta ai pm titolari dell'inchiesta nel corso dell'udienza preliminare che si è svolta questa mattina nel capoluogo umbro. "Rispettiamo il lavoro della procura ma da tempo sosteniamo l'indeterminatezza dell'accusa", dice all'Adnkronos l'avvocato Benedetto Buratti, difensore dell'ex pm, lasciando il centro Capitini dove si è svolta l'udienza. Restano dunque ancora da sciogliere diverse questioni sollevate dalla difesa di Palamara, sia sulle costituzioni di parte civile che sulla competenza territoriale, dopo che il gup nella scorsa udienza ha riunito i due procedimenti che vedono coinvolto l'ex presidente dell'Anm ed ex consigliere del Csm e per i quali la procura guidata da Raffaele Cantone ha chiesto il rinvio a giudizio: nel primo l'ex pm romano è accusato di corruzione nel filone che lo vede imputato insieme ad Adele Attisani, l'imprenditore Fabrizio Centofanti e Giancarlo Manfredonia mentre il secondo vede coinvolto Palamara e l'ex procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio per una rivelazione di segreto d'ufficio legata all'inchiesta a suo carico.
In foto: Tribunale di Perugia © Imagoeconomica