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di AMDuemila
Con le condanne complessive a 4 secoli di carcere in Cassazione è giunto al suo ultimo atto il processo "Apocalisse", nato dalle operazioni che fra il luglio 2014 e il febbraio 2015 disarticolarono i mandamenti di Tommaso Natale-San Lorenzo e Resuttana, in particolare la famiglia dell'Acquasanta. Salvo qualche annullamento per la rideterminazione della pena, ha retto l'atto di accusa dei pm di Palermo con la Suprema Corte che ha sostanzialmente confermato le condanne inflitte in appello con cinquantotto condannati tra boss, estortori e gregari mafiosi. In appello erano stati 63 e 27 gli assolti. Alla sbarra nomi di spicco delle cosche come il boss dell'Acquasanta Vito Galatolo, oggi collaboratore di giustizia, che ha avuto 15 anni e 6 mesi e il fratello dell'autista di Totò Riina, Girolamo Biondino, condannato a 13 anni e 8 mesi.

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