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russo-francesca-roberto-dagostino-cianciminoNel 2013, per due volte, il figlio dell'ex sindaco non era stato trovato a casa durante i controlli notturni. Il gup, però, accoglie la tesi della difesa, sostenuta da Francesca Russo e Roberto D'Agostino: potrebbe non avere risposto al citofono perché dormiva.
18 marzo 2015
Palermo. Il gup di Palermo, Giuliano Castiglia, ha prosciolto Massimo Ciancimino per violazione della sorveglianza speciale. La Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio perché per due volte nel 2013, a febbraio e a marzo, il figlio dell'ex sindaco di Palermo non era stato trovato a casa durante i controlli notturni della polizia. Aveva l'obbligo di rientrare a casa entro le nove della sera. Il gup ha dato ragione agli avvocati di Ciancimino jr, Francesca Russo e Roberto D'Agostino, che sostenevano non fosse provato il dolo in quanto è possibile che l'imputato non abbia risposto al citofono perché dormiva. Si tratta della terza sentenza di non luogo a procedere per gli stessi reati.

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In foto: I legali di Massimo Ciancimino, Francesca Russo e Roberto D'Agostino

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