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7 marzo 2012
Reggio Calabria. Si è ritirato in camera di consiglio poco dopo le 11.30 il gup di Reggio Calabria, Giuseppe Minutoli, che dovrà decidere sulla richiesta di condanna di 118 imputati accusati di fare parte del vertice delle cosche della 'ndrangheta calabrese. La sentenza è attesa per la mattinata di domani. La Dda di Reggio ha chiesto pene superiori ai 10 anni per 108 imputati. In particolare ha chiesto 16 condanne a 20 anni, 14 a 18 anni, 17 a 16 anni, una a 15 anni, 27 a 14 anni, 21 a 12 anni, 12 a 10 anni, tre a 8 anni, due a 6 anni, due a 5 anni, e quattro a 3 anni, oltre a due assoluzioni. La condanna più pesante è stata chiesta, tra gli altri, per il capo «Crimine», Domenico Oppedisano. L'operazione «Crimine», condotta nel luglio 2010 contestualmente a Infinito dalle Dda di Reggio Calabria e Milano, con oltre 300 arresti, ha svelato il nuovo volto della 'ndrangheta: non più un insieme di cosche, famiglie o 'ndrine scoordinate e scollegate tra loro, ma un'organizzazione unitaria, fortemente strutturata su base territoriale, articolata su più livelli e provvista di organismi di vertice che prendono e ratificano le decisioni più importanti. Reggio Calabria è la testa. Grande è l'attesa per questa sentenza, che si preannuncia storica. Altri 34 imputati sono giudicati con il rito ordinario.

ANSA

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