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di AMDuemila
Manifesto funebre pubblicato su Twitter da un profilo anonimo

Ancora una minaccia di morte è stata espressa nei confronti del direttore del quotidiano “La Repubblica”, Carlo Verdelli. L’ultimo episodio risale allo scorso 17 aprile pomeriggio quando su Twitter un profilo anonimo, creato ad hoc, ha postare l’intimidazione.
Il post pubblicato dall’account @machiavellico2 non è solo un messaggio, ma si tratta di un finto manifesto funebre, dove è riportata la notizia della “cancellazione” di Verdelli, definito “odiatore quotidiano”. E oltre a questo, riporta l'età del direttore di Repubblica ed appare una sua foto. “Dio abbia pietà della sua anima nonostante l'odio quotidiano”, si legge infondo al finto manifesto, in cui è anche riportata la data di morte del direttore: 23 aprile 2020. Secondo il quotidiano, non è la prima volta che qualcuno minaccia il direttore con data di morte il 23 aprile. Infatti, con la stessa metodologia fu fatta circolare sempre su Twitter una falsa pagina Wikipedia, con la stessa data del decesso. I messaggi di minacce nei confronti di Verdelli sono iniziati lo scorso 15 gennaio, in cui lo stesso giorno sul quotidiano vi era un articolo con titolo “Cancellare Salvini”, riassunto dell'intervista pubblicata nelle pagine interne a Graziano Del Rio e riferito ai decreti sicurezza dell'ex ministro dell'Interno. Sembrerebbe non essere un caso in quanto nel finito manifesto di morte ultimo si utilizza il termine “cancellato”, e non deceduto.
Alla scia di minacce nei confronti del direttore del quotidiano fondato da Eugenio Scalfari indaga la Digos e la polizia postale. La procura di Roma ha anche aperto un fascicolo. Il ministero dell’Interno ha provveduto ad assegnare una scorta personale al giornalista da più o meno un mese. Nei confronti del giornalista si è anche mobilitato il Consiglio d'Europa, mettendo il caso Verdelli sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti, e lo ha valutato di livello 1, quello cioè che riguarda le violazioni “più gravi e dannose alla libertà di stampa”.
All’apprensione della notizia, il Cdr di Repubblica ha manifestato subito solidarietà, esprimendo “massima vicinanza al direttore, ribadisce ancora una volta che il giornale non ha paura e non si sottrarrà mai al dovere di garantire ai lettori un’informazione libera, corretta e indipendente”.

Alla luce dalle vili minacce nei confronti del collega Carlo Verdelli, la redazione di ANTIMAFIADuemila esprime la propria solidarietà e vicinanza in attesa che, le autorità preposte facciano chiarezza su quanto accaduto.

Foto © Imagoeconomica

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