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Eritreo, aveva 22 anni ed era approdato a Pozzallo con l'imbarcazione di una ong spagnola. Denutrito, è stato trasferito in ospedale, ma era troppo tardi
di Giorgio Ruta
RAGUSA. È morto di fame un migrante eritreo arrivato ieri a Pozzallo, a bordo della nave della organizzazione non governativa spagnola Proactiva Open Arms. Appena sbarcato, il giovane, 22 anni, è stato trasferito immediatamente all’ospedale Maggiore di Modica, ma non c’è stato nulla da fare. “Il ragazzo è stato assistito dopo il soccorso - dice Carmelo Scarso, medico dell’Asp di Ragusa - ma chissà per quanto tempo non ha mangiato. Aveva un deperimento organico avanzato, era scheletrico. Ne abbiamo visto tanti di migranti che arrivano provati, ma questo superava ogni limite”. La diagnosi è stata: cachessia, in altre parole è morto di fame.



"Una pena enorme - dice il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna - Ieri abbiamo assistito a uno sbarco tragico, abbiamo visto una situazione impressionante di denutrizione non solo nel ragazzo che purtroppo non ce l'ha fatta, ma anche nei suoi compagni di viaggio. Erano tutti pelle e ossa, sembravano usciti dai campi di concentramento nazisti. Gente disperata, malnutrita: è stato terribile. Cinquantotto dei migranti approdati presentavano casi di scabbia e sono già in cura, ma quello che davvero ha lasciato a bocca aperta erano le loro condizioni fisiche: scheletri, uomini, donne e bambini senza un filo di adipe, solo un mucchio di ossa".

palermo.repubblica.it

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