La ricerca su questo tema è un dovere sempre presente
Roma. "La ricerca dei mandanti della strage del 2 agosto 1980 e' un dovere da parte di ogni pezzo dello Stato democratico. Noi stiamo dando un contribuito con le nostre analisi, i Pm di Bologna ritengono che non siano sufficienti: vedremo se hanno davvero valutato complessivamente e approfonditamente i diversi capitoli della nostra ricostruzione - dal depistaggio preventivo di Affatigato, al ruolo di Gelli nel colpo di Stato atteso per il 1981, di cui egli stesso parla piu' volte. Da una prima lettura, la richiesta di archiviazione appare come un documento molto frettoloso che non si sofferma su aspetti importanti e arriva a definire Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e la loro banda degli 'spontaneisti', ignorando le tante acquisizioni che raccontano ben di piu'. Le conclusioni dei Pm sono una acrobazia, realizzata bypassando elementi investigativi seri. Al di la' di queste valutazioni, e' comunque certo che nessuno puo' mettere una pietra tombale sull' inchiesta: noi questo lo rifiutiamo e lo riteniamo un sostegno strisciante verso quegli apparati impegnati tutt'oggi a non dire la verita'".
Lo afferma Paolo Bolognesi, deputato del Pd e Presidente dell'Associazione vittime del 2 agosto 1980, che ha presentato l'esposto archiviato nei giorni scorsi. Bolognesi aggiunge: "guarderemo meglio le carte, ci avvaliamo della collaborazione di persone in gamba e molto competenti, insieme valuteremo il da farsi".
ANSA
Foto © Ansa
Strage Bologna: Bolognesi, su mandanti non finisce qui
- Dettagli
- AMDuemila-4