"Visita figlio sia rimandata a quando dirà chi promise annullamento carcere duro"
Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha deciso che il figlio di Salvatore Riina condannato per mafia, che ha scontato la sua pena, oggi sotto sorveglianza a Padova, possa incontrare il padre detenuto a regime detentivo speciale di “41 bis”.
Abbiamo preso male la notizia, abbiamo esternato le nostre angosce, circa il fatto che a Salvatore Riina mai dovrebbero arrivare messaggi che potrebbero indurre il capo di “Cosa nostra” a pensare che verso di lui c’è distensione.
Come già detto Salvatore Riina è avvezzo a dire “si sono fatti sotto" e poi dare “colpetti” per alzare il tiro, come ha fatto il 27 Maggio 1993 in via dei Georgofili.
La normativa, però, dice che deve essere il Tribunale di Sorveglianza di Roma ha decidere per i mafiosi a regime di 41 bis come Riina.
Auspichiamo quindi he attraverso il Tribunale di Roma, se ne ha la facoltà, al capo di “cosa nostra stragista” arrivi un messaggio chiaro che il “41 bis”, regime carcerario per il cui annullamento o ammorbidimento Riina Salvatore ha fatto uccidere e invalidare i nostri figli, non ha maglie elastiche.
E la visita del figlio sia rimandata a tempi migliori, quando Riina dirà in un Tribunale chi gli ha promesso che il “41 bis” sarebbe stato annullato e poi non ha mantenuto e lui ha ordinato così il massacro di Firenze del 27 Maggio 1993 per alzare il tiro della posta in gioco.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
Ass. Georgofili: ''A Riina arrivi messaggio che 41 bis non ha maglie elastiche''
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