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francese mario c ansaPalermo. Si è svolta questa mattina in viale Campania la cerimonia di commemorazione del giornalista del Giornale di Sicilia, Mario Francese, assassinato da un commando mafioso a poca distanza dalla sua abitazione il 26 gennaio 1979. La cerimonia, cui era presente per l'amministrazione comunale l'assessore al Verde, Francesco Raimondo, è stata organizzata dall'Unione Nazionale Cronisti Italiani, sezione Sicilia.

"Mario Francese - ha detto il sindaco Leoluca Orlando - era un uomo ed un professionista libero che ha mostrato quanto importante sia l'impegno di tutti e di ciascuno, quale che sia la sua formazione ideologica e quale che sia il suo impegno professionale. Le stragi di mafia sono di fatto cominciate nel '79, proprio con l'assassinio di Mario Francese e sono terminate nel settembre del '93 con l'uccisione di Padre Pino Puglisi, a testimonianza del fatto che libertà di informazione e lavoro formativo rivolto ai giovani sono entrambi pericolosi per la mafia". Giulio Francese, figlio del cronista assassinato nel 1979, durante la cerimonia, ha sottolineato "l'importanza della memoria", e ha ringraziato l'Unione cronisti per "l'impegno profuso in questi anni affinchè il ricordo" del padre "possa essere patrimonio di tutti. In Sicilia come nel resto del Paese". Per il presidente regionale dell'Ordine dei giornalisti, Riccardo Arena, "Mario Francese rappresenta una pietra miliare per le giovani generazioni, in relazione al suo modo di fare giornalismo in un periodo in cui scrivere certe cose costituiva un pericolo". Il prefetto Antonella De Miro, infine, ha detto che "le ferite lasciate nell'anima da quei barbari omicidi, non sono soltanto le ferite di parenti e stretti congiunti di quelle vittime, ma sono ferite nell'anima di ciascuno di noi". "Il nostro Mario, titolava il giornale il giorno dopo l'uccisione di Francese - ha detto il presidente regionale dell'Unci, Andrea Tuttoilmondo - Ed è partendo da quel 'nostro', da quel 'comune denominatore' che rappresenta il suo grande esempio per ciascuno di noi, che siamo chiamati ad onorare il suo ricordo. Facendo della memoria patrimonio condiviso, e terreno fertile per il dialogo e il confronto". A Siracusa, città natale di Mario Francese, si è svolta sempre stamane una cerimonia davanti alla lapide che ricorda il cronista. Per l'Unci ha partecipato Francesco Nania, fiduciario della sezione aretusea e componente del Consiglio direttivo regionale dell'Unione cronisti.

ANSA

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