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la-torre-pio-web129 aprile 2013
Roma. “Pio La Torre rappresenta un importante punto di riferimento per il movimento antimafia. Da siciliano che conosceva bene il fenomeno mafioso capì che per combatterlo era necessario chiamarlo per nome e cognome e che bisognava colpirlo sul piano economico. A lui, infatti, dobbiamo l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di associazione mafiosa e la legge sull’aggressione ai patrimoni dei boss e sul loro riuso da parte dello Stato”. Lo dice il senatore del movimento “Il Megafono-Lista Crocetta” Giuseppe Lumia, ricordando l’anniversario dell’assassinio da parte di Cosa nostra del politico del Pci e del suo amico ed autista Rosario Di Salvo, avvenuto a Palermo il 30 aprile del 1982.

“Il suo – aggiunge – fu un impegno per la formazione di una cultura della legalità, della pace e dei diritti dei cittadini. Un lavoro quotidiano che lo vide in prima linea già nel dopoguerra insieme ai contadini in lotta per la redistribuzione delle terre e contro la costruzione della base missilistica Nato di Comiso”.

Tratto da: giuseppelumia.it

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