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gli invisibili progetto sito"Si racconta che le mafie non tocchino i bambini, ma è solo un falso mito. Le 108 vittime innocenti hanno il diritto di essere chiamate per nome". Ecco l'incipit del sito "Gli invisibili" finalmente on line. Riportiamo di seguito l'introduzione pubblicata sul sito che spiega nel dettaglio questo importante progetto.
Nell'ambito del Piano Nazionale per la cittadinanza attiva e l'educazione alla legalità, la Scuola Secondaria di Primo grado “Borgese-XXVII Maggio” di Palermo ha realizzato il progetto "Gli Invisibili” dedicato a tutte le vittime uccise non solo dalla mafia ma anche dall'indifferenza. In particolare, il progetto ha focalizzato l’attenzione sui 108 bambini vittime di Mafia.
Scopo ultimo del progetto è stato quello di compiere un esercizio di “memoria attiva” finalizzata a spingere le nuove generazione verso il recupero del ricordo civile di coloro che hanno lavorato, combattuto e sono morti per un ideale di Giustizia e Libertà. Attraverso la memoria sociale infatti, è possibile distruggere il luogo comune secondo il quale una vittima innocente si trovi nel posto sbagliato al momento sbagliato perché, come afferma Bruno Palermo nel suo libro “al posto sbagliato ci sono sempre assassini e mafiosi”.
La Scuola Secondaria di Primo grado Borgese-XXVII Maggio” gravita intorno ai quartieri Pallavicino, Partanna-Mondello, che ricadono all’interno della VII Circoscrizione e nel quartiere Resuttana-San Lorenzo. Una delle sedi è dedicata proprio a Claudio Domino, il ragazzino di 11 anni freddato con un colpo di pistola in fronte la sera del 7 ottobre del 1986. La verità sull’omicidio non è ancora venuta a galla e, da qualche anno, i genitori Graziella Accetta e Antonino Domino, si battono per ottenere giustizia per il proprio figlio e, insieme a lui, per tutte le vittime innocenti.
Chiamando in causa il dovere civile di ogni cittadino, il progetto ha voluto trasferire ai giovani un messaggio di speranza: se guardiamo con attenzione, se parliamo di loro, se imprimiamo nella memoria i luoghi dove sono vissuti e dove hanno perso la vita possiamo rendere immortali persone che, con il loro sacrificio, hanno dato dignità al nostro paese e creare le condizioni per cui la loro morte non sia stata vana.
Il Progetto è stato svolto in rete con le associazioni Agende Rosse, Coartega ed Incontrosenso, e si è svolto in diverse fasi. In una prima fase gli alunni hanno individuato e ricercato le vittime e i luoghi teatro degli attentati mafiosi, successivamente hanno incontrato I coniugi Ninni e Graziella Domino, i genitori del piccolo Claudio; i coniugi Vincenzo Agostino e Augusta Schiera, genitori dell’agente Nino Agostino ucciso con la moglie, Ida Castellucci, incita di qualche mese; Massimo Sole, fratello di Giammatteo, ucciso barbaramente a Carini e Roberta Gatani nipote del Giudice Paolo Borsellino. Particolarmente significativi sono state le partecipazioni al corteo del 21 Marzo a Trapani organizzato da Libera e dedicato a tutte le vittime di mafia, al corteo de 9 Maggio a Cinisi per Peppino Impastato e a quello del 23 Maggio per il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.
Durante i laboratori “Gli Invisibili”, curati dall’Associazione Coartega, l'attenzione dei ragazzi è stata indirizzata verso l’analisi del fenomeno del reato ambientale mafioso per stimolarli a prendere coscienza della problematicità del territorio in cui vivono. Gli alunni partecipanti hanno compreso quanto sia importante, per costruire la memoria civile, la conoscenza reale dei fatti per assicurare la veridicità delle notizie e degli episodi narrati.
Durante i laboratori "A scuola di makers! Pensa, crea, produci", condotti dagli esperti dell’Associazione Incontrosenso gli alunni hanno approfondito le storie dei minori vittime di mafia e, dalle loro ricerche è scaturito questo portale mostrato per la prima volta a Vila Niscemi il 7 ottobre 2017, giorno del 31° anniversario dell’eccidio del piccolo Claudio Domino. Il portale contiene anche il video “In cammino con Claudio” che raccoglie le forti emozioni vissute dagli alunni grazie all’esperienza diretta con i genitori del piccolo Claudio che hanno fatto loro da “padrini” avviandoli, con amore e dedizione, verso un percorso consapevole di memoria: per troppi anni infatti, le mafie hanno fatto credere di non toccare i bambini, ma era solo un falso mito, le 108 vittime innocenti infatti, hanno il diritto di essere chiamate per nome.

Infogliinvisibili.it

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