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dominio claudio gliinvisibili manifPresentato il portale nel giorno di Claudio Domino
di AMDuemila - Fotogallery
Un esercizio di “memoria attiva” è questo lo scopo con cui, nell'ambito del Piano Nazionale per la cittadinanza attiva e l'educazione alla legalità, la Scuola Secondaria di Primo grado “Borgese-XXVII Maggio” di Palermo ha realizzato il progetto "Gli Invisibili” dedicato a tutte le vittime uccise non solo dalla mafia ma anche dall'indifferenza.
Un progetto, svolto in rete con le associazioni Agende Rosse, Coartega e Incontrosenso, che si è focalizzato soprattutto nel ricordo dei 108 bambini vittime di Mafia. Ciò è stato possibile grazie a testimonianze importanti come quelle dei coniugi Ninni e Graziella Domino, i genitori del piccolo Claudio; i coniugi Vincenzo Agostino e Augusta Schiera, genitori dell’agente Nino Agostino ucciso con la moglie, Ida Castelluccio, incinta di qualche mese; Massimo Sole, fratello di Giammatteo, ucciso barbaramente a Carini e Roberta Gatani, nipote del Giudice Paolo Borsellino.


In particolare il progetto ha voluto trasferire ai giovani un messaggio di speranza perché parlando di loro, fissando nella memoria i luoghi dove sono vissuti e dove hanno perso la vita, è possibile rendere immortali persone che, con il loro sacrificio, hanno dato dignità al nostro paese e creare le condizioni per cui la loro morte non sia stata vana.
Il percorso effettuato con gli studenti è iniziato durante lo scorso anno scolastico ed ha visto la partecipazione anche ai cortei del 21 marzo a Trapani, organizzato da Libera e dedicato a tutte le vittime di mafia, del 9 Maggio a Cinisi per Peppino Impastato e del 23 Maggio per il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.


Grazie, poi, allo sviluppo di alcuni laboratori curati dall’associazione Coartega è stato possibile comprendere quanto sia importante, per costruire la memoria civile, la conoscenza reale dei fatti per assicurare la veridicità delle notizie e degli episodi narrati. Mentre con quelli dell’associazione Incontrosenso (“A scuola di makers! Pensa, crea, produci”) i ragazzi hanno approfondito le storie dei minori vittime di mafia e, dalle loro ricerche, è scaturito un portale www.gliinvisibili.it, mostrato per la prima volta a Villa Niscemi il 7 ottobre 2017, giorno del 31° anniversario dell’eccidio del piccolo Claudio Domino. Un portale che al suo interno mostra anche il video “In cammino con Claudio” che raccoglie le forti emozioni vissute dagli alunni grazie all’esperienza diretta con i genitori del piccolo Claudio che da qualche anno raccontano la loro storia e quella degli altri 107 bambini uccisi dalle mafie. All’evento del 7 ottobre è anche intervenuto il giudice Leonardo Guarnotta, oggi in pensione, ex membro del pool che istruì il maxi processo. “La vicenda del piccolo Domino - ha detto - è stata da noi vissuta in modo intenso e ancora non c’è una completa chiarezza sui motivi che portarono a quell’orribile omicidio. E la pretesa di giustizia non deve essere dei soli familiari delle vittime”.

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