18 novembre 2014
Convocata d’urgenza al Viminale una riunione per discutere dell’allarme attentato a Palermo. Tra i partecipanti il prefetto di Palermo, il pg Roberto Scarpinato e i procuratori Agueci e Lari
Il ministro dell’Interno Angelino Alfano ha appena convocato il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza per una riunione che è da poco cominciata al Viminale. All’ordine del giorno le minacce ricevute dai magistrati siciliani, in particolare il pm Nino Di Matteo. “Il tritolo per lui è già arrivato a Palermo” aveva rivelato il neo pentito Vito Galatolo nei giorni scorsi. Alla riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza, partecipano il prefetto di Palermo, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il procuratore ad interim di Palermo Leonardo Agueci e quello di Caltanissetta Sergio Lari, insieme ai vertici nazionali delle forze dell’ordine. Secondo alcune indiscrezioni, anche lo stesso Di Matteo sarebbe presente alla riunione del Viminale, anche se non e’ ancora chiaro se il pm abbia dato forfait per motivi di sicurezza. Gli altri pm che indagano sulla Trattativa sono a Joahnnesburg a interrogare l’ex 007 Gianadelio Maletti.
Il pentito Galatolo avrebbe rivelato che non e’ la prima volta che mandanti esterni fanno eseguire alla mafia i loro progetti di morte e avrebbe espresso il timore di finire “stritolato” nel caso in cui l’attentato fosse stato commesso. Il collaboratore, inoltre, non avrebbe chiarito chi sarebbero i mandanti, ma avrebbe dato indicazioni sugli intermediari usati per contattare Cosa nostra. Il direttore del Dis (Dipartimento informazioni per la sicurezza), Giampiero Massolo, che ha lasciato un convegno per dirigersi al Viminale, ha dichiarato: “Siamo molto seri nel considerare le minacce di cui sono stati oggetto i magistrati siciliani: consideriamo la situazione con molta serieta’ e attenzione”., dove e’ stato convocato il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dedicato proprio a questa vicenda.
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