27 gennaio 2014
A 23 anni dal tragico giorno in cui Ignazio Aloisi fu barbaramente ucciso davanti agli occhi innocenti della figlia quattordicenne, non si può dire che la giustizia abbia trionfato.
Oggi Donatella e la sua famiglia stanno ancora aspettando che lo Stato riconosca quel sacrificio concedendo lo status di vittima innocente della mafia a Ignazio Aloisi, morto per aver coraggiosamente testimoniato contro un affiliato ai clan messinesi.
Aloisi fu ucciso per aver testimoniato al processo su una rapina al portavalori sul quale prestava servizio. Il rapinatore, Pasquale Castorina, legato ad un clan messinese, grazie alla testimonianza resa da Aloisi fu condannato a 8 anni di reclusione, e, dopo aver scontato la sua pena, consumò la sua vendetta, prima eliminando fisicamente la guardia giurata e poi, una volta commesso il delitto, calunniandola. Oggi il mio pensiero corre ad Ignazio e alla sua famiglia, alla quale vanno il mio più sincero affetto e la mia vicinanza.
soniaalfano.it