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L'allarme della Fondazione Caponnetto: "La regione è la base delle attenzioni della camorra prima della Cina e della Romania"
21 novembre 2013
I casalesi  hanno spostato "in primis" in Toscana lo sversamento di rifiuti tossici. "Forse ci siamo tutti un po' distratti con le vecchie dichiarazione di Schiavone rese note a molti anni di distanza ma pochi giorni fa il nuovo Procuratore Antimafia ha fatto, nel silenzio generale, questa denuncia eppure tutti stanno zitti, magari in attesa del prossimo inutile clamore mediatico". Salvatore Calleri, Presidente della Fondazione Caponnetto presenta alla Camera le proposte "concrete" di intervento e lancia l'allarme: la Toscana è oggi la "base" delle attenzioni dei Casalesi e della camorra in genere, solo dopo viene la Cina e la Romania, spiega il Presidente. "Abbiamo dei sospetti sulle località ma sappiamo che si sta indagando e quindi non facciamo un favore alle cosche e ai clan mettendoli in allarme. Spero che, nell'ottica che è propria dell'attività della Fondazione, cioé dell'Antimafia del giorno prima, si tenga conto di questa situazione e di questo allarme lanciato dai magistrati nel silenzio generale".

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