Pochi dubbi sulla mittente: è sempre la mafia del Gargano. Misure di sicurezza sempre più urgenti.
13 ottobre 2013
Fermo. Nuova intimidazione nei confronti del neo procuratore di Fermo, Domenicio Seccia (foto). Venerdì mattina un'ulteriore missiva è giunta in Tirbunale a Fermo e, così come era accaduto le scorse settimane, all'interno della stessa vi era un proiettile. Rispetto alla precedente la lettera è stata lasciata direttamente sopra il tavolo del magistrato che ha aperto il plico e ha rinvenuto il proiettile ed un messaggio di morte. Secondo indiscrezioni, i contenuti dello stesso lascerebbero pochi dubbi sul mittente con la pista sulla mafia del Gargano che sarebbe rafforzata. Seccia, ex pm di Lucera ed impegnato per anni contro la mafia pugliese, non commenta e prosegue nel suo lavro. Sui fatto proseguono le indagini anche da parte dei Carabinieri di Fermo e già è stato convocato il Comitato provinciale per la sicurezza pubblica dal prefetto Emilia Zarrilli. Alla luce delle nuove minacce, infatti, diventano sempre più urgenti le nuove misure di sicurezza davanti al Tirbunale. L'ordinanza del Comune prevede che non si possa più parcheggiare nei dintorni del palazzo di giustizia, che vengano installati metal detector agli ingressi dell'edificio e anche telecamere per la videosorveglianza.
Nuove minacce al procuratore Seccia. In tribunale una nuova lettera con proiettile
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