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borsellino-via-damelio-big0di AMDuemila - 19 novembre 2012
La Procura di Caltanissetta ha chiuso le indagini sulla strage di via D'Amelio in cui morirono il giudice Paolo Borsellino e 5 agenti della scorta, Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Claudio Traina, Eddie Walter Cusina. I magistrati con la chiusura delle indagini si apprestano a chiedere anche il rinvio a giudizio di sette indagati. I boss mafiosi Salvatore Madonia e Vittorio Tutino devono rispondere di strage, così come il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza.

Sono invece accusati di calunnia aggravata con l'aggravante di avere agevolato cosa nostra i pentiti di mafia Vincenzo Scarantino, Salvatore Candura, Calogero Pulci e Francesco Andriotta. La Procura nissena ha, invece, chiesto l'archiviazione per Maurizio Costa, il meccanico che avrebbe fatto degli interventi sulla 126 usata per l'esplosione. Per i pm non ci sarebbero gli elementi idonei a sostenere l'accusa in giudizio. Durante le indagini i magistrati hanno raccolto riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza, che ha fortemente contribuito a ridisegnare il quadro delle responsabilità ed è stato ritenuto attendibile. Spatuzza si è attribuito un ruolo nella preparazione dell'attentato di via D'Amelio, ammettendo di aver rubato la Fiat 126 che venne poi usata come autobomba per assassinare Borsellino.
Tutino è accusato di aver effettuato, assieme a Spatuzza, il furto della Fiat 126 da utilizzare per la strage. Avrebbe anche procurato due batterie e un'antenna, necessari per alimentare e collegare i dispositivi di innesco dell'esplosivo collocato nella Fiat 126 parcheggiata in via D'Amelio. Pulci, risponde solo di calunnia aggravata perchè nel processo "Borsellino Bis" in appello incolpò falsamente Gaetano Murana, di aver partecipato alle fasi esecutive dell'attentato di via D'Amelio. Murana venne poi condannato all'ergastolo.
“Nella nuova indagine per la strage di via d'Amelio abbiamo fatto miracoli investigativi" – ha commentato il procuratore capo di Caltanissetta Sergio Lari - Per un colossale errore giudiziario furono condannate otto persone che l'anno scorso sono state scarcerate. In questi ultimi periodi si sono fatti passi avanti da gigante”.
Resterebbe invece aperta l'inchiesta sui poliziotti Mario Bo, Vincenzo Ricciardi e Salvatore La Barbera che facevano parte del pool che coordinò l'indagine sulla strage e che avrebbero indotto i pentiti a fare le false dichiarazioni sugli organizzatori e sugli esecutori dell'attentato.

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