Le parole dure del Presidente della Repubblica dopo la repressione del corteo pro-Palestina di Pisa
I manganelli usati contro i ragazzi che partecipavano ai cortei pro-Palestina a Pisa “esprimono un fallimento“. È la netta presa di posizione del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che all’indomani delle violenze della polizia sugli studenti che manifestavano - 11 giovani sono rimasti feriti - ha deciso di telefonare al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sottolineare che “l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza“. Un messaggio chiaro, dopo le proteste da parte di opposizioni e mondo universitario, che già venerdì sera sono scesi in piazza per esprimere solidarietà ai ragazzi e protestare contro l’atteggiamento della polizia.
A riferire della telefonata tra il Colle e il Viminale è una nota dell’ufficio stampa del Quirinale: “Il Presidente della Repubblica ha fatto presente al Ministro dell’Interno, trovandone condivisione, che l’autorevolezza delle Forze dell’Ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni”, si legge. Poi il comunicato si conclude appunto con un monito: “Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
Foto © Imagoeconomica
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