Il procuratore aggiunto di Catania all’istituto Il Tagliamento di Spilimbergo
“C'è bisogno di far comprendere che la mafia, aldilà dello stereotipo della realtà che spara, è anche una subcultura che si infiltra in tutti i tessuti sociali specialmente quelli in condizioni di disagio”. A dirlo, intervistato da TGR Friuli Venezia Giulia, è il magistrato Sebastiano Ardita, che ha incontrato duecento studenti dell'Istituto Il Tagliamento di Spilimbergo ai quali il procuratore aggiunto di Catania ha parlato di lotta alla mafia e di legalità. "Poi occorre spiegare ai ragazzi - ha aggiunto - che per prevenirla occorre guardare le realtà più povere dei quartieri a rischio e a quei ragazzi fornire gli strumenti per amare la legalità e la vita sociale. Questo oggi è la lotta alla mafia: non solo contrasto a chi spara e a chi spaccia la droga, ma anche sostegno a chi deve tenersi lontano dal pericolo e dai rischi della fascinazione criminale".
“Ormai da anni portiamo avanti delle attività di educazione civica tra le quali riflessioni sulla lotta alla mafia - ha affermato a TGR Marco Pelosi, docente ISS Il Tagliamento - anche per proporre (agli studenti, ndr) una riflessione su alcuni articoli della Costituzione italiana, in particolare quelli che riguardano l’ambiente e il territorio perché è un focus specifico di questo istituto”.
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