Pm chiede un anno per Vinciguerra, l'ex di Ordine Nuovo: ''Diffamò Signorelli'', ex Msi

La Procura di Bologna, con il pm Antonello Gustapane, ha chiesto di condannare ad un anno di reclusione e mille euro di multa Vincenzo Vinciguerra, ex esponente di Ordine nuovo e Avanguardia nazionale, imputato per diffamazione dopo una denuncia della figlia di Paolo Signorelli, ex Msi e poi tra i massimi esponenti di Ordine nuovo e del Fronte sociale nazionale, condannato per banda armata e morto nel 2010. La giudice Anna Fiocchi ha fissato per le repliche e la sentenza la data del 17 gennaio 2024. Secondo l'accusa Vinciguerra, anche oggi in collegamento dal carcere dove si trova da oltre 40 anni - condannato all'ergastolo da reo confesso per la strage di Peteano - nella sua testimonianza davanti alla Corte d'Assise di Bologna durante il processo di primo grado a carico di Paolo Bellini per la strage del 2 agosto 1980, avrebbe offeso la reputazione di Signorelli. In particolare, nell'udienza del 4 giugno 2021, quando a seguito della domanda rivoltagli dal presidente della Corte se Valerio Fioravanti fosse legato ai servizi segreti, Vinciguerra rispose: "A me bastava sapere che li avesse con Paolo Signorelli i rapporti... e li aveva". Vinciguerra nel corso di alcune dichiarazioni spontanee, ha ribadito che "la collaborazione di Signorelli con i servizi segreti è stata appurata per via giudiziaria qui a Bologna. Se non lo hanno diffamato i giudici di Bologna come posso averlo diffamato io?". Nel corso della sua arringa, Gustapane ha ricordato che le comunicazioni dei servizi segreti Aisi e Aise del 31 maggio 2021 e 21 giugno 2021 escludono abbia mai avuto rapporti con i servizi segreti dell'epoca, Sisde e Sismi. Le dichiarazioni di Vinciguerra sono quindi solo supposizioni, per l'accusa. L'avvocato Gabriele Bordoni, che assiste la figlia di Signorelli, ha fatto sapere che se il giudice stabilirà una multa per Vinciguerra in caso di condanna, questa sarà devoluta all'Associazione per la giustizia e il diritto Enzo Tortora onlus. Il legale di Vinciguerra, Paolo Carrino, ha chiesto invece l'assoluzione.

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