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Premier Giorgia Meloni: “Da madre comprendo la sofferenza del presidente del Senato, ma non sarei intervenuta”

Continua l’inchiesta che vede indagato per violenza sessuale Leonardo Apache La Russa, il figlio 21enne del presidente del Senato, Ignazio La Russa. La procuratrice aggiunta Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro, insieme alla squadra mobile di Milano, stanno cercando di ricostruire i fatti che riguarderebbero la presunta violenza sessuale denunciata dalla 22enne, ex compagna di scuola di La Russa junior. La ragazza ha riferito di essere stata portata dal giovane La Russa a casa sua dopo la serata trascorsa all’Apophis club di Milano, nella notte tra il 18 e il 19 maggio scorso. La giovane ha riferito di essersi svegliata la mattina seguente nel letto di La Russa jr, completamente nuda e senza ricordare nulla rispetto alle ore precedenti. Inoltre, ha riferito che al mattino, il 21enne avrebbe anche confermato l’avvenuto rapporto sessuale con lui e con un suo amico dj. Intanto, gli inquirenti hanno raccolto le testimonianze di alcune amiche della 22enne che ha denunciato la presunta violenza, testimonianze che sarebbero state ritenute - ha reso noto Ansa - “credibili” e “interessanti”. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero anche le immagini delle telecamere di sorveglianza installate sia nei dintorni del club milanese, sia lungo il tragitto che porta all’abitazione dei La Russa, e le dichiarazioni del dj amico di Leonardo La Russa, il quale, stando alla denuncia della presunta vittima, quella notte avrebbe pure lui abusato della giovane 22enne. La Russa jr si è sempre difeso e ha definito il rapporto “consenziente”, frutto di una “scelta condivisa”. Ma la presunta vittima e le sue amiche hanno fornito un racconto che, oltre ad essere preciso, sembra essere anche diverso. Infatti, l’ex compagna di scuola di La Russa ha riferito di aver accettato un paio di cocktail offerti dal figlio del senatore e di un “black out” successivo che dura fino alla mattina seguente, quando si sarebbe svegliata nuda e confusa.


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Giorgia Meloni e Ignazio La Russa


La Russa jr, conosciuto sul web anche per le sue performance da trapper, al mattino avrebbe confermato quanto avvenuto nelle ore precedenti. “Siamo venuti qui dopo la serata in discoteca con la mia macchina”, avrebbe detto il giovane La Russa, aggiungendo che il rapporto sessuale sarebbe avvenuto sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, al quale si sarebbe aggiunto anche un amico che stava dormendo nella stanza accanto, il quale, ha dichiarato la ragazza, “ha avuto un rapporto con me a mia insaputa”. La giovane, nel tentativo di ricostruire i fatti, ha raccontato agli inquirenti anche le parole pronunciate da una sua amica: “La mia amica mi ha riferito che, dopo l'assunzione di una bevanda alcolica che mi è stata offerta da Leonardo, non ero più in grado di parlare normalmente e mi ha detto che ero stata drogata”. Nella giornata di ieri è stato ascoltato anche uno dei titolari del club Apophis e, sempre nell’ambito dell’inchiesta, sono state effettuate le copie dei telefoni della presunta vittima e delle sue amiche, comprese le chat. Invece, non è stato possibile sequestrare il telefono del giovane trapper, dal momento che la SIM è intestata a suo padre, nonché presidente del Senato, quindi protetta dall’immunità parlamentare. Per questo motivo - ha fatto sapere “Il Fatto Quotidiano” - mentre lo staff del presidente del Senato punta il dito contro i media accusandoli di aver “passato il segno”, gli inquirenti hanno offerto al giovane 21enne la possibilità di consegnare autonomamente il suo smartphone, prima di rivolgersi direttamente al Parlamento.  Sulla vicenda - ha reso noto “La Repubblica” - è intervenuta anche la premier Giorgia Meloni che, a margine del vertice Nato a Vilnius, ha detto: “Per quello che riguarda il caso di Leonardo La Russa, voglio dire che comprendo, da madre, la sofferenza del presidente del Senato, anche se non sarei intervenuta nel merito della vicenda. Tendo a solidarizzare per natura con una ragazza che denuncia e non mi pongo il problema dei tempi”.

Foto © Imagoeconomica

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