Sono ventidue le persone arrestate questa mattina dal Ros dei carabinieri e dai dai militari dell’Arma territoriale di Genova, Como e Reggio Calabria. La procura del capoluogo ligure ha ipotizzato i reati di associazione per delinquere, operativa dal 2014 a Genova, nonché a Panama, Colombia e Venezuela finalizzata alla importazione dall’America Latina di ingenti quantitativi di cocaina e, in particolare, di agevolazione della cosca di 'Ndrangheta dei Bellocco.
La droga veniva caricata su navi dirette al porto di Genova, e, una volta recuperata, grazie alla collaborazione di lavoratori portuali, veniva rivenduta alle altre mafie. Non solo: la cocaina viaggiava anche per via aerea, raggiungendo gli aeroporti di Amsterdam e Parigi.
Il gruppo, secondo gli investigatori, era diretto da Gabriele Puleo, che, secondo la procura, aveva già cercato di recuperare un carico di oltre un quintale di cocaina "in concorso con il latitante Giuseppe Bellocco"). Puleo, raccontano gli inquirenti, benché detenuto (il suo arresto era avvenuto il 7 ottobre 2015) avrebbe continuato a comunicare con l'esterno (tramite criptofonini e sistemi artigianali di comunicazione crittografata), con Marco Cuoco e Vincenzo Puleo.
Per gli inquirenti il gruppo avrebbe importato complessivamente 670 chilo di cocaina per un valore complessivo di 25 milioni di euro; le comunicazioni avvenivano tramite un sistema di comunicazione criptato denominato EncroChat e alimentato il flusso informativo relativo ai dispositivi SkyEcc.
Ingenti anche la disponibilità di armi, tra cui pistole, bombe a meno e fucili d'assalto.