LA POLEMICA DOPO LE DICHIARAZIONI ALLA ZANZARA - AUDIO ALL'INTERNO
Il pm di Palermo replica al procuratore antimafia
14 maggio 2012
Milano. «Un premio a Berlusconi per la lotta del suo Governo contro la mafia? Non diamo meriti a chi non ce li ha». La pensa così il magistrato Antonio Ingroia, che intervistato ad Un Giorno da Pecora su Radio2 ha risposto alle dichiarazioni di Piero Grasso, il procuratore nazionale antimafia che aveva lodato l'esecutivo berlusconiano per alcune leggi che hanno agevolato la confisca dei beni mafiosi. Parole frutto dalla provocazione dei giornalisti della Zanzara, parzialmente rettificate dallo stesso Grasso (intanto Radio24 conferma fino alle virgole riproponendo la registrazione della puntata di venerdì scorso). Il capo della Dna aveva commentato negativamente anche l'intervento del suo collega procuratore aggiunto di Palermo ad alcuni eventi politici: «Io non credo di aver mai fatto politica - gli risponde Ingroia - ho solo espresso valutazioni sulla Costituzione e Riforma della giustizia, senza attribuire premi speciali a destra e a sinistra, come ha fatto Grasso parlando del premio a Berlusconi. Forse è più politica quella dichiarazione che le mie».
I MERITI DI BERLUSCONI- «Non è mai merito del Governo in carica, perché il Governo non ha nessun potere sulla magistratura, che opera in modo autonomo e indipendente». Ha aggiunto Ingroia, aggiungendo sulla possibilità che alle prossime politiche si candidi «Non credo. Ma non posso privarmi in anticipo di quello che è un diritto costituzionale».
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