Sindacato USB: “La casa è un diritto inalienabile. Chiediamo l’intervento del primo cittadino”
A Palermo continua il presidio davanti Palazzo Comitini da parte di palermitani che vivono in emergenza abitativa. “Chiediamo incontro con il sindaco!”, dicono a gran voce. Persone, famiglie, a volte interi nuclei familiari che da tempo denunciano condizioni di vita estreme a causa, troppo spesso, della galoppante negligenza di Palazzo delle Aquile e delle manovre approvate che alimentano gli sgomberi. “Nei giorni scorsi, non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal sindaco Roberto Lagalla per discutere della situazione drammatica che si figura per le centinaia di famiglie che a Palermo rischiano di dormire per strada, causa sgombero coatto - scrive il sindacato di base USB in un comunicato -. Gli immobili, abbandonati e che sono stati occupati da più di 10 anni da famiglie con diritto ad un’assegnazione (inserite in graduatorie che non scorrono mai), appartengono all'agenzia nazionale beni confiscati, che li definisce ‘cespiti’, asset aziendali, e ne rivendica la riappropriazione tramite sgombero coatto. Già qualche settimana fa abbiamo sanzionato l'ANBSC, chiedendo anche l'intervento del Sindaco”. “Dopo una richiesta d'incontro alla quale non abbiamo ricevuto risposta per 10 giorni, siamo passate con le famiglie all'azione”, si legge. L’ultimo presidio davanti alla sede della Provincia ha avuto luogo lo scorso lunedì 2 ottobre in cui le famiglie hanno atteso per 12 ore davanti al palazzo in attesa che un rappresentante delle istituzioni, nelle veci del Sindaco o di bracci destri o sinistri, accogliesse le istanze dei manifestanti. Un’azione vanificata dall’inettitudine e le incompetenze degli amministratori della politica locale.
“Chiediamo l'intervento del Sindaco, che deve farsi carico dell'emergenza sociale. La casa è un diritto inalienabile - ribadisce USB -. Abbiamo montato tende e brandine: non andremo via fino a quando non riceveremo un incontro con il sindaco”. Attualmente è in corso un nuovo presidio nei pressi di Palazzo Comitini.
Foto © Imagoeconomica