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Intervistata da LaPresse la figlia del magistrato, Cristina

Oggi è il giorno del ricordo di Bruno Caccia, il Procuratore capo di Torino ucciso dalla 'Ndrangheta il 26 giugno 1983. Dopo le parole del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che lo ha indicato come esempio di "etica", sono giunte anche quelle di Cristina Caccia, figlia del giudice, che assieme al fratello Guido e alla sorella Paola, da quarant'anni cerca ancora verità e giustizia. "Sono emerse delle cose" a livello processuale "ma tutti noi da sempre pensiamo che non bastino, speriamo ci siano nuovi tasselli, piano piano, per arrivare a una verità più completa. Per un omicidio così 'eccellente', al Nord, quello che è venuto fuori è davvero troppo poco" ha detto nell'intervista rilasciata all'agenzia LaPresse. 
Quindi ha aggiunto. "Speriamo che attraverso altri processi arrivino nuove segnalazioni ma sappiamo che è molto difficile, lo speriamo ma io personalmente non sono sicura che succederà, perché è passato tantissimo tempo", aggiunge Cristina Caccia. Per l'omicidio del magistrato sono stati condannati, con conferma in Cassazione, Rocco Schirripa, accusato di aver partecipato al delitto, e Domenico Belfiore come mandante. A Milano è stato aperto un fascicolo in anni recenti, partito dalle dichiarazioni del pentito Domenico Agresta. La famiglia da sempre sostiene che ci siano ancora molte ombre e misteri legati alla morte del primo magistrato ucciso nel Nord Italia dalla 'Ndrangheta.
E poi ancora sulla figura del padre: "Era una persona semplice nelle sue cose e con semplicità aveva questo senso della legge, del dovere, della responsabilità molto chiaro, che ci ha sempre insegnato in casa con l'esempio. Era uno che ha fatto il suo dovere e per questo è morto. Non era contento di essere in pericolo, perché sapeva di esserlo, ma è andato per la sua strada. Come lui, tanti altri, hanno fatto il loro dovere fino in fondo. È quello che ho sempre insegnato alle mie figlie e alla mia famiglia".
Oggi è prevista una cerimonia a Torino in via Sommacampagna 15, a cui partecipano la vicesindaca Michela Favaro, l'assessore Jacopo Rosatelli e la presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo. 

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