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Il pentito Maurizio Ferraiuolo, ex sodale del clan Stolder e nipote di Raffaele Stolder - ex capo dell'ormai estinto omonimo clan legato a quello del boss Giuliano - ha reso delle dichiarazioni davanti ad un sostituto procuratore napoletano nel corso di un interrogatorio sostenuto in carcere il 12 luglio 2013, in cui ha riferito che i servizi segreti avrebbero contattato la camorra, nello specifico Raffale Stolter, per chiedergli di "tenere il territorio del centro di Napoli di sua pertinenza sotto controllo, gestendo tutte le attività illecite senza fare morti e feriti...".
Il pentito ha dichiarato di aver appreso le informazioni da altre persone di sua conoscenza, le quali gli avrebbero detto che il boss (Stolder n.d.r) venne letteralmente prelevato dai servizi segreti e portato in un ristorante sul mare, a Salerno, per proporgli "una sorta di accordo". "I menzionati rappresentanti dello Stato volevano evitare i morti dovuti alle schegge impazzite (elementi della criminalità fuori controllo) e, dunque, avevano individuato - spiega il pentito - in mio zio, vecchio capo Camorra storico, il referente affinché tenesse tutto sotto controllo".
"Mi risulta - ha detto ancora Ferraiuolo al magistrato - che tale proposta fu fatta anche a Peppe Missi" (ex mafioso del rione Sanità di Napoli, anche lui collaboratore di giustizia n.d.r). Missi è stato coinvolto nella strage rapido 904, che nel dicembre del 1984 costò la vita a 16 persone; anche questa circostanza è stata rivelata "de relato" da Maurizio Ferraiuolo.
"...Salvatore Marotta è una fonte più che qualificata - ha sottolineato il collaboratore di giustizia rispondendo ai pm - dal momento che faceva parte del gruppo familiare che faceva la 'scorta' a mio zio Raffaele Stolder quando uscì dal carcere...". Ma Stolder, disse ai suoi interlocutori dello Stato di non essere in grado di poter fare fronte alle richieste, "Mi risulta, personalmente - ha riferito Ferraiuolo - che mio zio Raffaele Stolder abbia rifiutato ogni patto e ogni collaborazione con i servizi di sicurezza, e che abbia risposto che ormai, dopo tanti anni di carcere, non era più il capo Camorra e che voleva riprendere a fare il ladro come faceva da ragazzo...".
Infatti l'incontro risale al 2007, nel periodo immediatamente successivo alla scarcerazione di Stolder. L'arresto di Maurizio Ferraiuolo, che era alla guida dell'omonimo clan napoletano della "Maddalena", risale al 14 giugno 2012 dopo essere stato individuato dai carabinieri.

Foto © Bernal Saborio/Flickr

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